Alta e prospiciente sullo Ionio, in luogo aspro e angusto, nella terra che diede i natali al filosofo Tommaso Campanella, ovvero Stignano, sorge, agli inizi del Settecento, per volere di Lorenzo I Clemente di San Luca, Villa Caristo.
La Villa rappresenta un unicum nel suo genere. Stile, ricchezze ornamentali e eleganza, tipiche delle ville vesuviane, la rendono un esempio eccelso di arte barocca nell’area calabra, fusione perfetta tra il palazzo di città e la villa di campagna.
Un imponente edificio a due piani, una scalinata a “tenaglia”, un giardino articolato su più livelli e vari edifici di servizio, tutto il complesso si sviluppa lungo un asse longitudinale il cui fulcro è il gruppo marmoreo di Tancredi e Clorinda posto dinanzi la facciata dell’edificio residenziale.
La facciata svolge mirabilmente la sua funzione di sfondo in un sistema di quinte prospettiche che si apre allo spettatore da un varco d’ingresso inserito al centro di un muro composto da pilastri e cortine. Volete conoscere altro? Allora non vi resta che affidarvi alle parole dell’Architetto Giada Lepri.