Giornata Nazionale A.D.S.I. - domenica 22 maggio 2022 - Scopri e prenota - Puglia
anno 2022
Castello di Tutino
Dal 22-05-2022
Descrizione
Interni ed esterni del piano terra e porzione di dimora la piano primo. La visita del Castello è gratuita con possibilità di effettuare una degustazione a pagamento.
Domenica 15.00 - 20.00
Dimora
"La fonte più antica in cui è citato il “Castello” dell’antica Terra di Tutino risale al 1444. Con le successive modifiche strutturali, apportate dopo il 1582 dal feudatario Luigi Trane, la nomenclatura inventariale coeva distingue il complesso monumentale in due tipologie d’utilizzo: il Castello ed il Palazzo Baronale. Questa distinzione si evidenzia chiaramente nel registro settecentesco dei beni immobili facenti parte del patrimonio dei Principi Gallone di Tricase, feudatari di Tutino dal 1653: «Il Castello situato nell’Abitato di detta Terra [di Tutino] di Figura quadrata fiancheggiato di Torri ne’ quattro angoli con un Fosso, che lo circonda da Levante, Scirocco e Ponente. Nel Recinto di detto Castello vi è il Palazzo Baronale consistente in varie Abitazioni e membri infiori e superiori, Magazzini, Stalle, Pagliere ed altro.» Dalla descrizione inventariale è possibile anche dedurre le relazioni strutturali gerarchiche presenti nel complesso architettonico: il Castello, con la sua funzione macrostrutturale, e il Palazzo Baronale, sotto-struttura situata «nel Recinto di detto Castello». Nella seconda metà dell’Ottocento il De Giorgi, nei suoi Bozzetti di viaggio, adotta le denominazioni «Castello di Tutino» per indicare l’intero monumento e «Palazzo» per descriverne la facciata gentilizia cinquecentesca. Per tutto il Novecento, il bene è dai più denominato “Castello di Tutino”, come avviene analogamente per lo stesso Palazzo seicentesco dei Principi Gallone di Tricase comunemente definito “Castello”. Nel 1582, il feudo, insieme al Castello, è venduto da Andrea Gonzaga di Alessano a don Luigi Trane (o Trani, già Gaza), originario della Terra di Bari. Con i Trane inizia per il castello un nuovo corso, ovvero il passaggio da struttura militaresca e difensiva a residenza nobiliare, con l’aggiunta di tipiche strutture signorili come la scalinata monumentale, la cappella gentilizia e il salone di rappresentanza. Fenomeno tipico e ampiamente diffuso nel territorio della Provincia di Terra d’Otranto19, legato per certi aspetti alla nascita di una nuova classe nobiliare e alla ricerca della legittimazione del potere attraverso l’utilizzo di status symbol, il Castello di Tutino viene riconvertito a Palazzo Baronale nella seconda metà degli anni Ottanta del sec. XVI. Artefice è Luigi Trane, il quale fa edificare la propria residenza sulla cortina nord-ovest del fortilizio. La facciata, seppure dai toni austeri e militareschi, è ingentilita dalle aperture decorate a gusto tardo-rinascimentale e dall’elegante portale in stile catalanodurazzesco. Gli elementi decorativi richiamano lo stile di altri edifici salentini, come il palazzo ducale di Monteroni o di Alessano. L’iscrizione d’apparato, incisa sulla fascia marcapiano intermedia, è analoga alla soluzione adottata per la facciata del cinquecentesco Palazzo Legari di Alessano [tavv. 4-5]. Qui è riportato in lettere capitali il nome del nuovo feudatario di Tutino, a legittimazione del suo potere e della sua autorità: ALOISIUS TRANE PRIMAE PATRIAE NOMEN GAZA VERO COGNOMEN INTER PRIMOS FORTUNAE NATOS FAVENTE MINERVA AD PRISTINAM NOBILITATEM EIUS FAMILIAM REDUXIT IMISQUE AB INFIMIS FUNDAMENTIS EREXIT POSTERISQUE SUIS VI(N)CUL(AVIT).20 A completare il nomen del feudatario, in cima al portale si staglia l’arme nobiliare della famiglia Trane, oramai smunta e corrosa. Riguardo allo stemma araldico, si conserva sul lastrico solare del Castello, in stato di abbandono, l’arme monumentale dei Trane, elegantemente scolpita nella pietra e ricca di decorazioni e richiami tardo cinquecenteschi. "
Contatti
+39 333 181 7362
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