Giornata Nazionale A.D.S.I. - domenica 22 maggio 2022 - Scopri e prenota - Trentino-Alto Adige / Südtirol
anno 2022
I GIARDINI DEI PALAZZI DI ALA - Gioiello barocco del Trentino
Dal 22-05-2022
Descrizione
Le visite prevedono un itinerario proposta da Adsi tra 7 dei giardini dei Palazzi di Ala. I visitatori saranno guidati dell'architetto del paesaggio Francesca Bertamini e dall'Associazione Cultural Velluttai Città di Ala con partenza in P.zza San Giovanni alle ore 10.00, 14.00 e 16.00. Durata 120 minuti, disponibilità per visita 20 persone.
Dimora
Palazzo Malfatti Azzolini: I Malfatti, originari di Verona, rappresentano storicamente la più antica casata nobile di Ala. Il palazzo presenta una facciata grandiosa ed imponente, che si affaccia su Piazza S. Giovanni. Questo edificio in stile neoclassico è dotato di un timpano nella parte superiore della facciata che supera in altezza gli altri edifici della piazza. Con questo particolare, i nobili Malfatti volevano dimostrarsi più grandi ed importanti sia della Chiesa che, soprattutto, del Civico Magistrato. Un scala scenografica, sovrastata da un bell’affresco, conduce al salone del primo piano; varie sale sono decorate con sete colorate alle pareti, di fattura pregiata. Dall’imponente androne si passa al cortile dove si affacciano le scuderie, per poi raggiungere la serra e il grande giardino. Palazzo De' Pizzini von Hochenbrunn: Nel centro storico di Ala, il Palazzo de’ Pizzini è un complesso di tre edifici (i due palazzi più una casa) costruiti tra la fine del 1600 e la fine del 1700, un tempo collegati tra loro da un passatoio aereo simile al Ponte dei Sospiri di Venezia. Lo stile è barocco e sul portale di Via S. Caterina è possibile ammirare lo stemma gentilizio (le stelle a sette punte), mentre la facciata su piazzetta Burri, è più sobria ed elegante, qui spicca l’affresco di scuola veronese con i ritratti della Madonna con Bambino e Santa Caterina. Palazzo De' Pizzini von Hochernbrunn Di Lenna - Museo del Pianoforte Antico: Il Museo del Pianoforte Antico si distingue per l’unicità della sua preziosa collezione di straordinari strumenti antichi, perfettamente conservati, restaurati ed accordati, da ammirare nella loro bellezza e da godere per le seducenti sonorità. La collezione si compone di 39 pianoforti (a tavolo, da viaggio, verticali, a coda, a giraffa), una spinetta, un organo a canne, un organo a cilindro e una sirenette. Gli antichi strumenti, che ripercorrono tutta la storia del pianoforte, appartengono alle più prestigiose case di costruttori europee, quali Pleyel, Erard, Cimmino, Stein, Fritz, Bechstein, Stainway e molte altre. In questo luogo si può ascoltare la musica dei grandi compositori sugli strumenti della loro epoca, anche grazie alle visite guidate ed ai concerti della pianista Temenuschka Vesselinova, artefice di questa eccezionale collezione. Palazzo De' Gresti Filippi: Si ritiene che la costruzione del palazzo risalga tra la fine del 1400 e il principio del 1500, in quanto appare raffigurato in una incisione del 1530 (l’opera riproduce il Carrubio durante la visita dell’Imperatore Carlo V). La facciata è in stile barocco con un maestoso portale marmoreo. Il palazzo è sempre stato residenza dei nobili Gresta fino al 1950 circa. Sede nel ’600 e nel ’700 della giurisdizione civile del Vicariato e residenza del Capitano di Giustizia, era collegato alle prigioni attraverso un passaggio che attraversava via Carrera. Bello il cortile interno chiuso tra le ali della casa, con ciottolato e pietre, mentre sul retro si estende un ampio parco. Palazzo Angelini: La struttura attuale risale al ‘600, anche se il nucleo originario è del XV secolo, quando la struttura formava un unico complesso abitativo con l’adiacente Palazzo Gresta e l’edificio fronteggiante, ornato dalla settecentesca fontana del Mosè. Palazzo Angelini è definito “dei Quattro Imperatori” poiché nel corso dei secoli vi soggiornarono quattro grandi sovrani: Carlo V d’Asburgo, Massimiliano II d’Asburgo, Carlo VI e Giuseppe II, che durante una visita alle fabbriche di velluti Angelini, esaudì le richieste dei vellutai, diminuendo la tassa di esportazione, e concesse ad Ala il titolo di “città”. Il portale monumentale è uno dei più grandi del Trentino, costruito nel 1600 chiuse in parte la piazzetta del Mosè creando un cortile interno. La facciata principale del palazzo si presenta definita da simmetrici ordini di finestre, tutte contornate in pietra che dal basso verso l’alto si fanno da grandi ed importanti, a sempre più piccole. Nel secondo e terzo piano il loggiato è arricchito da mascheroni. Il palazzo è rimasto di proprietà della famiglia Angelini fino agli anni ‘70. Palazzo Taddei: Nel 1500 fu una delle prime costruzioni edificate in via Nuova, in origine erano più strutture raggruppate poi ampliate nel corso dei secoli. La famiglia dei baroni Taddei, originari di Firenze, arrivò ad Ala da Verona con l’appoggio dei Castelbarco alla fine del ’300. Tra i primi a svolgere attività commerciali ed imprenditoriali, Giovanbrunone Taddei in queste stanze avviò la fabbricazione del velluto a metà del Seicento. La facciata rinascimentale è della metà del XVI sec., rigorosa ed essenziale, simbolo di forza e potere in società. Sul cortile si affaccia uno splendido loggiato decorato con mascheroni. Nel 1810 sostò in palazzo Taddei il capo della rivolta sudtirolese Andreas Hofer, in viaggio verso Mantova per essere giustiziato dai francesi. Palazzo Taddei ospiterà in futuro il Museo Provinciale dei Tessuti e delle Arti Tessili.