XIII GIORNATA NAZIONALE - DOMENICA 21 MAGGIO 2023 - CLICCA QUI - Toscana
year 2023
Dal 21-05-2023
Descrizione
In occasione della XIII Giornata Nazionale ADSI 2023 saranno visitabili gratuitamente gli spazi comuni interni al palazzo ed alcuni studi di artisti residenti. Orario di apertura: 10:00-13:00/14:30-18:00 Ingresso libero, senza prenotazione
Dimora
“Palazzo Swertschkoff”, destinato a studi di artisti e denominato da sempre “Palazzo dei Pittori”, e’ ubicato sulla riva sinistra del torrente Mugnone, oggi viale Giovanni Milton ai numeri 47 e 49. L’edificio, commissionato dal pittore di vetrate molto attivo in Finlandia e Germania Wladimir Swertschkoff (Lovisa - Finlandia1821, Firenze 1888), residente a Firenze, fu progettato forse dallo stesso artista ed edificato nei primi anni ‘70 dell’Ottocento, per ospitare gli artisti di varie nazionalita’ quali inglese, tedesca, russa, svizzera ed italiana che già operavano durante Firenze capitale (1860-1865). Il “Palazzo dei Pittori” ha una struttura architettonica che risente fortemente dell’epoca in cui fu costruito: il “periodo umbertino”; esso lo caratterizza per l’interpretazione degli spazi e della decorazione particolarmente austera. Attraversando il gigantesco portone in noce, scopriamo il monumentale androne con un portale decorato a marmi antichi sovrastato da un timpano; ancora oltre si sviluppa la scalinata con decorazioni fortemente caratterizzate dai colori rosso pompeiano e blu notte, nella fascia alta della quale, dipinti su tela ed incorniciati elegantemente, corrono i nomi di Bernard De Palissy, Bernardino Poccetti, Jean Cousin, Augustin Hircshvogel, Mareshal De Metz, Ernst Ewald, artisti pittori, incisori, ceramisti, curiosamente attivi tutti come pittori e maestri di vetrate. Il Palazzo dei Pittori, ha un alto valore cittadino, per il ruolo storico e culturale che ha svolto dalla sua origine a tempi recenti. Tra i suoi più illustri ospiti, il pittore svizzero Arnold Böcklin (Basilea 1827, Fiesole 1901) ospite dell’amico Wladimir Swertschkoff, che abitava ed aveva ampi studi al piano terreno del palazzo e laboratorio per la lavorazione del vetro al piano interrato. In questi studi Böcklin concepì la sua opera più nota “Die Toteninsel” meglio conosciuta come: ‘Isola dei Morti’. Dalla sua costruzione ai giorni nostri, sono stati veramente tanti gli artisti noti e meno noti, che hanno abitato il palazzo, dallo scultore siciliano Domenico Trentacoste, al pittore macchiaiolo Egisto Ferroni, Giovanni e Romeo Costetti, lo scultore Giuseppe Graziosi, e nella migliore tradizione fiorentina, fu sede anche di una prestigiosa scuola di pittura, la “Scuola Fiorentina di Pittura” diretta dai professori Giuseppe Rossi ed Alberto Zardo. In tempi più recenti i pittori Gianni Vagnetti, Arrigo Dreoni e Giorgio Gentilini, Renato Alessandrini, Bruno Bartoccini, Carlo Galleni, Silvano Galletti, Remo Squillantini. Ed insieme agli artisti residenti troviamo anche i loro amici come lo scultore Donatello Gabbrielli, frequentatore come Giovanni e Guido Spadolini degli studi di Rossi e Zardo. Tra gli altri anche poeti e scrittori, dei quali troviamo traccia negli scritti di Giovanni Papini, che per esempio, racconta del suo primo incontro con Gabriele D’Annunzio nello studio del Trentacoste, appunto, o di Mario Luzi in visita all’amico pittore Carlo Galleni. Ulteriore peculiarità del palazzo, quella di essere vincolato per la destinazione d’uso degli spazi interni, e che riconosce soltanto agli artisti il diritto di occupare quegli studi. Questo è dunque un luogo, che parla a chi passa, di un passato importante, vagamente misterioso, che incuriosisce e desta attenzione per le sue alte finestre che la sera, al bruneggio si animano con luci di sfondo che evidenziano chi lavora al suo interno, ci progetta ci dipinge e scolpisce, insomma ci vive, in un casellario di attivita’ che oggi include fotografi grafici e designer, e che suscita il desiderio di sapere, di conoscere di più, su quel “Palazzo dei Pittori “ in Viale John Milton a Firenze.