XIII GIORNATA NAZIONALE - DOMENICA 21 MAGGIO 2023 - CLICCA QUI - Toscana
anno 2023
Castello di Celsa
Dal 21-05-2023
Descrizione
In occasione della XIII Giornata Nazionale ADSI 2023 sarà possibile visitare gratuitamente il giardino all’italiana del XVIII secolo prospiciente il Castello, la Cappella circolare progettata da Baldassare Peruzzi, il Bosco inglese e il parco del castello di Celsa. Sul lato est del Castello ai piedi di una gradinata, parte un viale di cipressi tagliati ad arte topiaria che porta a un vasto parco cintato da muro, nel quale si trova una ampia peschiera con decorazioni a rocaille che rappresentano il Gange, il Nilo, il Danubio e il Mar della Plata. Orario di apertura: 10.00-13.00/15.00-18.00 Ingresso libero, senza prenotazione
Dimora
L’insediamento originario risale al XII secolo; viene attribuito a Matilde di Canossa contessa di Toscana. A lungo fu un cupo Castello che dominava la vallata verso Siena e la piana dell’Arbia; nel XVI secolo i Celsi importante famiglia senese commissionarono all’architetto Baldassare Peruzzi. L’intervento del Peruzzi a Celsa indicato già dal Repetti nella cappella circolare va ampliato nell’assegnargli il muro di terrazzamento con nicchie, parallelo al viale d’accesso, e probabilmente, il taglio del terrazzamento antistante, piantato a giardino all’italiana. Alla fine del XVII secolo Celsa appartiene ad un’altra famiglia senese, i De Vecchi. Forse è a loro che è dovuta la fontana semicircolare con motivi a rocaille, inserita in un bosco recintato che si estende a una certa distanza dal Castello sul lato est. Alla fine dell’Ottocento viene affidato da Maria Antinori Aldobrandini, la cui madre era Giulia De Vecchi, all’Architetto Mariani l’incarico di trasformare ancora una volta Celsa; questa volta, da villa aperta verso la valle la si vuol far tornare Castello, secondo l’imperante gusto dell’epoca: viene raschiato l’intonaco delle facciate per far emergere le pietre dei muri, si cinge tutto l’edificio di merli , la torre est viene sopraelevata e coronata anch’essa di merli, si aprono bifore. Dopo la seconda guerra mondiale il giardino e il parco riprendono, a opera di Luisa Aldobrandini, il loro aspetto formale, le aiuole vengono ridelineate e piantate con del bosso a motivi araldici, i limoni vengono rimessi nei bei vasi settecenteschi, il bosco con la peschiera a est del Castello viene collegato con una siepe di cipressi tagliati, ispirati ai motivi della fontana.
Contatti
Sito internet: www.castellodicelsa.com