XIII GIORNATA NAZIONALE - DOMENICA 21 MAGGIO 2023 - CLICCA QUI - Puglia
year 2023
Dal 21-05-2023
Descrizione
Domenica 10.00 - 13.00 e 14.30 - 17.30
Dimora: Palazzo Granafei
Nel cuore del centro storico, a pochi passi dalla Chiesa Madre, si erge il maestoso Palazzo Granafei, una imponente residenza baronale oltrechè un pregevole esempio di barocco salentino. La struttura è stata eretta negli anni 40 del Settecento su un precedente castello bizantino, il quale ha costituito nel passato il più importante quartier generale dell'entroterra della città di Otranto. La facciata principale del castello, rivolta verso il paese è decorata ed architettonicamente di gran rilievo. Il grandioso portale d'ingresso è sormontato dallo stemma della famiglia Granafei, i proprietari storici della residenza. Al contrario, il lato posteriore del complesso non ha nessun richiamo barocco e presenta una forma austera, priva di qualsiasi armonia decorativa. Verso la fine del 1700, il Castello veniva descritto come costituito da sette camere, alcuni magazzini, locali adibiti a Corte di Giustizia e carceri. A sinistra del Palazzo sorgeva, ed è tuttora esistente, un bellissimo giardino pensile con vialetti e giardini: esso era noto nell'Ottocento come Giardino dei Fiori ed era costituito da vialetti con pergolati ed alberi disposti geometricamente, fontane, vasche, fioriere, coffee house in pietra leccese, decorate panchine e numerosi angoli fioriti e colorati. I piani superiori sono affrescati con pregevoli affreschi rococò di scene mitologiche e divinità celesti. Oggi la residenza si presenta suddivisa in due parti, una delle quali, quella rivolta verso il lato meno decorativo, è fortemente degradata. La parte invece più signorile appartiene a dei privati ed è molto difficile, anche per le opere che vi si conservano, avere la possibilità di visitarla. Sotto il basolato di Piazza Castello, sono stati rinvenuti, pochi anni fa 24 antichi granai sotterranei in un'area di circa 50 metri. Dovevano essere certamente di più, ma gli interventi per la costruzione dell'acquedotto e della fognatura ne hanno danneggiato o distrutto un gran numero.