Carte in dimora 2023 - Archivi e Biblioteche: storie tra passato e futuro - II edizione 7 ottobre 2023 - Toscana
anno 2023
Archivio Guicciardini
Dal 07-10-2023
Descrizione
In quest'occasione l'Archivio Guicciardini propone l'illustrazione di alcuni dei documenti più importanti della famiglia: pergamene antiche, libri contabili del ‘500 e lettere autografe di personaggi illustri. Orario di apertura: 10-13/16-18 Prenotazione obbligatoria al form sottostante
Dimora
L’Archivio Guicciardini si trova all’interno dell’omonimo palazzo, adiacente a Piazza Pitti: consiste in una sala di studio e in un grande ambiente voltato dove sono conservate le filze dei documenti. L’archivio come lo vediamo oggi fu sistemato da Paolo Guicciardini (1880-1955), trasferendolo da una stanza ubicata al primo piano in questi ambienti a piano terreno. Il 22 maggio 1930 Paolo inaugurava la sala di consultazione, appositamente creata per ricevere gli studiosi, dedicandola alla memoria del figlio Luigi, morto precocemente. Si tratta di uno dei primi casi di un archivio privato che apriva le porte a chi fosse interessato ad eseguire studi storici. Non a caso Paolo era molto amico di Roberto Ridolfi, che faceva parte del Consiglio Superiore per gli Archivi, ente promotore nel 1939 della prima legge sugli archivi (22 dicembre 1939, n. 2006). Roberto Ridolfi curò inoltre un accurato saggio sulle carte dell’archivio, strumento ancora oggi indispensabile per orientarsi all’interno delle filze. Paolo Guicciardini era figlio di Francesco (1851-1915) personaggio di spicco nel panorama italiano a cavallo della fine del secolo, sindaco di Montopoli e di Firenze, deputato al Parlamento e più volte Ministro degli Esteri e dell’Agricoltura agli inizi del Novecento nei governi Sonnino e Di Rudinì, grazie a lui si pose mano fin dal 1890, per opera di Alessandro Gherardi dell’Archivio di Stato di Firenze, all’edizione critica (che vide la luce nel 1919) della Storia d’Italia del grande storico fiorentino e suo omonimo. Paolo proseguì l’opera di divulgazione e valorizzazione degli scritti dello storico, curando numerose pubblicazioni e favorendo nuovi studi critici. Lui stesso curò alcuni libri sulla storia della famiglia e sui beni ad essa appartenuti (si ricorda tra gli altri un volume su Palazzo Guicciardini e uno sulla Fattoria di Cusona in Val d’Elsa). La struttura dell’archivio Guicciardini è molto complessa, non solo perché, per motivi ereditari e matrimoniali, è diventato un contenitore che accoglie altri numerosi ed importanti fondi familiari (Bardi, Pucci, Albizzi, Morrocchi), ma anche perché ha subito nel corso dei secoli vari interventi di riordino e descrizione legati soprattutto alla presenza delle carte dello storico Francesco che suscitarono un precoce interesse da parte degli studiosi. Queste ultime furono inserite e descritte, alla metà del Settecento, nel catalogo della Biblioteca di casa Guicciardini e restituite all’archivio solo in occasione della sua apertura nel 1930. Quello che potremmo definire il “Fondo proprio della Famiglia Guicciardini” (con alcune commistioni di carte Bardi e Pucci) comprende: - Carteggi, Legazioni e commissarie, 1423-1668, 25 buste segnate con numeri romani di cui le prime sei relative al Quattrocento, le altre al Cinque e Seicento, una sezione di carte strettamente politiche a testimonianza dell’intensa attività pubblica e soprattutto diplomatica che i Guicciardini svolsero dall’età repubblicana fino alla metà del Seicento. - Carte di Francesco Guicciardini riguardanti le varie versioni manoscritte, autografe e non, delle opere dello storico, a partire dalle Storie Fiorentine 1378-1509 (1509), dai ricordi politici e civili (1525-1529) fino alla Storia d’Italia (1537-1540). - Miscellanea, documenti che vanno dal sec. XIII al XVIII: si segnala tra le cose notevoli una piccola raccolta di scritture e lettere savonaroliane, raccolte da Iacopo fratello dello storico e ardente seguace del frate. A costituire la seconda sezione (sezione patrimoniale) concorrono le serie denominate Pergamene, Libri di Amministrazione e Testamenti, Processi e Scritte Patrimoniali. Al fondo proprio della famiglia si aggiunsero numerosi archivi di famiglie imparentate con i Guicciardini. Essi costituiscono quello che potremmo definire il Fondo “Estranei”, che si compone dei seguenti archivi: le Carte Bardi, le Carte di Alessandro Pucci, le Carte del ramo di Ottavio Pucci, il Fondo Albizzi, le carte Venturi e quelle del fondo Bardi di Vernio.