XIV GIORNATA NAZIONALE - DOMENICA 26 MAGGIO 2024 - QUI L'ELENCO - Toscana
anno 2024
Centro Storico - Giardino di San Francesco di Paola
Dal 26-05-2024
Descrizione
In occasione della XIV Giornata Nazionale A.D.S.I. 2024 sarà possibile visitare gratuitamente il Giardino di San Francesco di Paola. Prenotazione obbligatoria al form sottostante. Orario di apertura: 10:00-13:00/14:30-18:00 Prenotazione obbligatoria al form sottostante.
Dimora: Villa di S.Francesco di Paola
Accanto alla semplice facciata barocca della chiesa di San Francesco di Paola nella piazza omonima, un vecchio cancello dà accesso a una estesa zona verde che costituisce la base della collina di Bellosguardo. Una targa in bronzo collocata all’esterno informa che la proprietà fu acquistata nel 1874 dallo scultore Adolf Hildebrand, allievo e amico del pittore Hans von Marées. Entrando dal cancello notiamo la presenza di una statua con San Francesco di Paola in atto di benedire spostata, dallo stesso Hildebrand, dall’antistante piazzetta all’interno della sua proprietà. Mentre a sinistra in basso possiamo ammirare un bel viale alberato di cipressi e un grande prato verde affiancato da case di antica origine, a destra siamo subito impressionati dalla poderosa facciata grigia sulla quale s’inerpicano profumate rosette bianche, alleggerita al centro da un ampio androne. Quest’ultimo immette direttamente a un grazioso giardino, sul quale prospetta un’ariosa loggia impostata su cinque colonne tuscaniche in pietra serena. Sculture e rilievi in gesso con soggetti mitologici, ci introducono alla storia di questo luogo affascinante e imprevisto. Per volere di Bianca Cappello, giunsero a Firenze nel 1583 i padri minimi di San Francesco di Paola i quali, così denominati per distinguerli dai frati minori di San Francesco d’Assisi, furono ufficialmente riconosciuti nel 1474 da papa Sisto IV dopo che il suo fondatore, Francesco di Paola, aveva creato numerose comunità estese in seguito in Francia e in Italia del Sud. Dopo una difficile convivenza con la compagnia di San Giuseppe presso i quali erano ospiti, ebbero finalmente modo di realizzare pienamente la loro missione di carità attraverso la gentile donazione, da parte di Alessandro di Camillo Strozzi la cui potente famiglia possedeva molte terre che da porta Romana si inerpicavano sulla collina di Bellosguardo e Marignolle, di una casa padronale, di una casa colonica e del podere annesso nella zona denominata la Piazzola a San Sepolcro a Bellosguardo. Secondo precise disposizioni del donatore, venne costruito un convento con annessa chiesa, che le cronache tramandano come progettata da Gherardo Silvani nella prima metà del XVII secolo e decorata in seguito grazie a numerose donazioni di aristocratiche famiglie come i Franceschi, i Tucci e gli stessi Strozzi. Vissuti per quasi due secoli in pace e tranquillità, nel 1782 la compagnia dei padri minimi di San Francesco fu soppressa mentre l’intera proprietà passò alla famiglia Federighi, che trasformò il convento in ampia villa usufruendo dell’annessa chiesa come cappella privata. In seguito mentre la chiesa fu gestita dalla Misericordia e poi dalla parrocchia di San Vito a Bellosguardo, il convento e le terre annesse furono invece acquistate nel 1874 dall’artista tedesco Adolf Hildebrand, quali luoghi di meditazione e di studio per sé ed il suo amico pittore Hans Von Marées. I lunghi lavori di restauro intrapresi in tale occasione, stravolsero in parte l’impianto originario del convento, ma favorirono la rinascita di un luogo abbandonato a sé stesso per molti anni. Nei primi anni del Novecento, quando ormai l’amico Von Mareès era già partito per Roma e il convento era diventato studio e dimora esclusiva del solo Hildebrand, gli intellettuali che frequentavano lo scultore tra i quali lo storico dell’arte Heinrich Wöllflin e il filosofo Konrad Fiedler, trovavano che “…varcare la soglia del San Francesco … era come entrare in una mitica età dell’oro dove pur nella raffinatezza della cultura, tutto aveva un’impronta di primitivo candore e schiettezza…”. Percorrendo ancor’oggi i sentieri di questo insolito giardino, è possibile percepirne il prepotente fascino scoprendo angoli nascosti, ammirando alberi di alto fusto, o spaziando tra le zone tenute a prato e arricchite da una gran varietà di piante come alberi da frutta, limoni, bambù o glicini fino a proseguire, circondati dalle vestigia di antiche mura, sulla sommità di un’ imprevista collina per godere di una straordinaria visuale sulla città.