XIV GIORNATA NAZIONALE - DOMENICA 26 MAGGIO 2024 - QUI L'ELENCO - Puglia
year 2024
Dal 26-05-2024
Dimora
La Cattedrale di Bitetto, dedicata a San Michele Arcangelo, sorse nel 1335 per volontà del vescovo Glacomo II Bonocore, nella parte meridionale del borgo medievale, accanto alla chiesa benedettina di S. Scolastica. Molto probabilmente, più che di un'edificazione ex novo si trattò della ristrutturazione di un preesistente edificio di culto dell'XI secolo danneggiato durante la distruzione della città nel 1156 ad opera di Guglielmo I il Malo. I lavori della cattedrale furono affidati al magister "Lillo da Barletta". Del vescovo resta memoria sia nello stemma posto sulla chiave dell'arco del portale principale sia sulla "Porta del Rovescio". Ulteriori lavori di restauro furono eseguiti nel corso del XVI. Nella prima metà del '500 furono erette alcune cappelle sulle navate laterali della chiesa, tra cui la cappella di Sant'Anna e quella del SS. Sacramento. Una nuova e radicale fase di trasformazione risale al 1735, ad opera del vescovo Francesco Franco. Fu demolita l'abside centrale per costruire un vasto presbiterio con un nuovo coro coperto da una grande cupola impostata su quattro arconi. L'interno fu ricoperto di stucchi e vennero realizzate finte volte. Furono anche abbattute le cappelle del SS. Sacramento, della Mater Gratiae, di S. Caritone, di S. Nicola e due botteghe vicine al cimitero; al loro posto fu costruito il Cappellone del SS. Sacramento, provvisto di un'ampia sacrestia, di un oratorio e di un sotterraneo detto comunemente "Terra Santa". Nel 1743 fu edificato ex novo il Cappellone del Purgatorio, a pianta ellittica e con copertura a cupola. Nel 1760 fu realizzato l'altare maggiore, per volere del vescovo Marculli e consacrato il 14 giugno 1760; successivamente fu riconsacrato dall'arcivescovo di Bari nel 1851. Nel 1764 fu eretto il campanile, posto ad ovest e addossato a sinistra della facciata principale. La diocesi di Bitetto restò vacante dal 1798, anno della morte dell'ultimo vescovo Giacinto Maria Barberio, fino al 1818 quando fu inserita nell'Arcidiocesi di Bari. Gli ultimi restauri, risalenti al 1959, furono condotti dalla Soprintendenza al Monumenti con l'intento di riportare alla luce la primitiva struttura romanica della cattedrale.
Per agevolare Il vescovo Bonocore e la comunità del fedeli nella ricostruzione della cattedrale, sarebbe intervenuto Roberto d'Anglò, re di Napoli, che concesse all' Università di Bitetto la facoltà di imporre alcuni dazi.