III edizione Carte in dimora 2024 - Archivi e Biblioteche: storie tra passato e futuro - 12 ottobre 2024 - Emilia-Romagna
anno 2024
Casa Museo Raffaele Bendandi - Associazione Nazionale Le Case della Memoria
Dal 12-10-2024
Descrizione
In occasione della manifestazione Carte in Dimora. Archivi e Biblioteche: storie tra passato e futuro, promossa da A.D.S.I., in collaborazione con la Direzione Generale Archivi, la Direzione generale Biblioteche e diritto d'autore, l'Associazione Nazionale Case della Memoria, nonché il sostegno di Fondazioni, Musei, Touring club e AICRAB, sarà possibile visitare la Casa Museo di Raffaele Bendandi. In occasione della Giornata Nazionale ADSI sarà possibile accedere, attraverso una suggestiva scala realizzata con formelle in ceramica realizzate da innumerevoli artisti, all’epistolario di Raffaele Bendandi, alla visita della casa e dello stellario.
Dimora
Il Museo Casa Bendandi è ospitato nell’edificio che fu l’abitazione di Raffaele Bendandi, faentino appassionato di sismologia: in esso si trovano un centro di documentazione sui terremoti, una biblioteca e l’Osservatorio Sismologico. Raffaele Bendandi nacque a Faenza il 17 ottobre 1893 e fin da ragazzo mostrò una spiccata passione per i terremoti. Ultimata la sesta classe elementare, lavorò presso un orologiaio, poi, da un intagliatore di legno. Non trascurò mai lo studio dei grandi scopritori: Copernico, Darwin, Galileo, Newton, ecc. Basandosi sul movimento delle maree derivate dall’attrazione lunare, ritenne che anche i movimenti della crosta terrestre (bradisismo e terremoti) derivassero dalla forza attrattiva del nostro satellite e degli altri pianeti. Scoprì il ciclo undecennale delle macchie solari e scrisse in proposito il libro “Un principio fondamentale dell’Universo” edito nel 1931; scrisse, ma mai pubblicò, un volume “Sulle stelle variabili” che è esposto nelle bacheche del planetario. Le sue teorie venivano a sconvolgere i principi della scienza ufficiale, fu osteggiato, soprattutto nel momento in cui cominciò a fare previsioni, e gli fu pertanto imposto il silenzio. Convinto della validità delle sue teorie, Bendandi continuò a studiare e a controllare ogni avvenimento tellurico per avere una conferma al suo metodo di previsione. E’ morto il 1° novembre 1979, solo e dimenticato da tutti, ma con la speranza nel cuore che prima o poi, con la previsione dei terremoti, l’uomo riuscisse a salvare molte vite umane. La biblioteca fu sicuramente il luogo più caro a Bendandi: lì studiava, leggeva, consultava, verificava e, quando qualcuno interrompeva la sua meditazione, guardava fuori dalla finestra indeciso se farlo entrare o no. Contiene oltre mille libri, bollettini di diversi Osservatori mondiali, raccolte di giornali ed articoli. In quindici scatole e nove cartelle sono raccolti i calcoli e gli scritti originali. Sulla mensola, sopra la porta, che immette all’Osservatorio, alcuni modelli di giocattoli fabbricati da Bendandi, quando dal 1940 al 1950, lavorò nella “Fabbrica del giocattolo” per motivi di necessità. Fra gli elementi più interessanti nella casa museo, vi sono alcuni esempi di sismografi artigianali, ancora oggi funzionanti, e il ‘planetario fisso‘ dipinto sulla volta della cantina dal padre francescano Giovanni Lambertini. La prenotazione è obbligatoria per la visita del pomeriggio tramite: Messaggi WhatsApp: 338 8188688, indicando Nome, Cognome e numero di partecipanti. Le visite gratuite saranno: Il Mattino senza prenotazione una alle 9:00 e una alle 10:30 per la durata di 90' ciascuna Il Pomeriggio con prenotazione alle 17:00, terminerà alle 18:30
Contatti
Prenotazione al 338 8188688 - con messaggio whatsApp Sito internet: osservatoriobendandi.it Facebook: osservatoriobendandi