XV Giornata Nazionale A.D.S.I. - 25 maggio 2025 - Toscana
anno 2025
Centro Storico - Palazzo dei Pittori
Dal 25-05-2025
Descrizione
In occasione della della XV Giornata Nazionale A.D.S.I 2025 saranno visitabili gratuitamente gli spazi comuni interni al Palazzo e alcuni studi d’artisti residenti. Saranno inoltre allestite negli spazi comuni le antologiche degli scultori Firenze Poggi e Mario Pachioli, artisti residenti nel Palazzo. Ingresso libero, senza prenotazione Orario di apertura: 10:00-13:00 / 14:30-17:30 Firenze Poggi, nasce a Bucine (AR) nel 1925, segue studi umanistici dedicandosi poi all’insegnamento. Si diploma nel frattempo in scultura alla Scuola Superiore d'Arte Applicata all'Industria di Milano. Vive e lavora a Firenze e collabora col Centro Internazionale della Grafica di Venezia, partecipando con regolarità alla sua attività espositiva in Italia e all’estero. Nel 1974, in occasione del trentennale della Liberazione, la città di Arezzo gli affida la realizzazione del «Monumento-Ossario ai Caduti per la Libertà» eretto nel piazzale del cimitero urbano. Altre sue opere si trovano al Museo d’Arte Moderna "Sandro Parmeggiani" di Renazzo di Cento (FE), nel Parco di Scultura di Ostellato (FE) e nel Parco della Rotonda di Viù (TO). Tiene mostre personali di grafica e scultura a Parigi nel 1988 e a Lisbona nel 1989. Tra il 2002 e il 2005 in alcuni paesi della Valdambra (AR) esegue una serie di monumenti in ricordo di eccidi nazifascisti del 1944. Una serie di sue opere sono state accolte in sedi dell’Università di Siena, e nella collezione permanente del museo del Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento a Montevarchi. Mario Pachioli, Vasto, 1948 – Firenze, 2024, è stato uno scultore italiano monumentalista di rilievo internazionale. Diplomatosi all’Istituto Statale d’Arte di Vasto, ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Firenze sotto la guida del Prof. Antonio Berti. Nel corso della sua carriera, si è distinto in mostre personali e collettive a livello nazionale ed internazionale. Tra i lavori più importanti si ricordano: il monumento a S.Pio da Pietrelcina, nella Chiesa dei SS.Gervasio e Protasio a Firenze, inaugurato da Madre Teresa di Calcutta; il monumento “Santa Maria Assunta” per il Duomo di San Gimignano, Siena; è stato il creatore della medaglia del premio ‘Lorenzo il Magnifico’ della Florence Biennale e, dal 2021, membro della Giuria Internazionale della stessa manifestazione. Ha ricevuto molti riconoscimenti alla carriera artistica, fra cui l’Onoreficenza “Medaglia Beato Angelico” a Firenze. “A Mario Pachioli, sbalorditiva reincarnazione dei nostri Grandi, mano e spirito, che può ancora restituirci intatti i valori che possono rifiorire ancora. Con la mia più sincera ammirazione e amicizia.” Franco Zeffirelli
Dimora
“Palazzo Swertschkoff”, destinato a studi di artisti e denominato da sempre “Palazzo dei Pittori”, e’ ubicato sulla riva sinistra del torrente Mugnone, oggi viale Giovanni Milton ai numeri 47 e 49. L’edificio, commissionato dal pittore di vetrate molto attivo in Finlandia e Germania Wladimir Swertschkoff (Lovisa - Finlandia1821, Firenze 1888), residente a Firenze, fu progettato forse dallo stesso artista ed edificato nei primi anni ‘70 dell’Ottocento, per ospitare gli artisti di varie nazionalita’ quali inglese, tedesca, russa, svizzera ed italiana che già operavano durante Firenze capitale (1860-1865). Il “Palazzo dei Pittori” ha una struttura architettonica che risente fortemente dell’epoca in cui fu costruito: il “periodo umbertino”; esso lo caratterizza per l’interpretazione degli spazi e della decorazione particolarmente austera. Attraversando il gigantesco portone in noce, scopriamo il monumentale androne con un portale decorato a marmi antichi sovrastato da un timpano; ancora oltre si sviluppa la scalinata con decorazioni fortemente caratterizzate dai colori rosso pompeiano e blu notte, nella fascia alta della quale, dipinti su tela ed incorniciati elegantemente, corrono i nomi di Bernard De Palissy, Bernardino Poccetti, Jean Cousin, Augustin Hircshvogel, Mareshal De Metz, Ernst Ewald, artisti pittori, incisori, ceramisti, curiosamente attivi tutti come pittori e maestri di vetrate. Il Palazzo dei Pittori, ha un alto valore cittadino, per il ruolo storico e culturale che ha svolto dalla sua origine a tempi recenti. Tra i suoi più illustri ospiti, il pittore svizzero Arnold Böcklin (Basilea 1827, Fiesole 1901) ospite dell’amico Wladimir Swertschkoff, che abitava ed aveva ampi studi al piano terreno del palazzo e laboratorio per la lavorazione del vetro al piano interrato. In questi studi Böcklin concepì la sua opera più nota “Die Toteninsel” meglio conosciuta come: ‘Isola dei Morti’. Dalla sua costruzione ai giorni nostri, sono stati veramente tanti gli artisti noti e meno noti, che hanno abitato il palazzo, dallo scultore siciliano Domenico Trentacoste, al pittore macchiaiolo Egisto Ferroni, Giovanni e Romeo Costetti, lo scultore Giuseppe Graziosi, e nella migliore tradizione fiorentina, fu sede anche di una prestigiosa scuola di pittura, la “Scuola Fiorentina di Pittura” diretta dai professori Giuseppe Rossi ed Alberto Zardo. In tempi più recenti i pittori Gianni Vagnetti, Arrigo Dreoni e Giorgio Gentilini, Renato Alessandrini, Bruno Bartoccini, Carlo Galleni, Silvano Galletti, Remo Squillantini. Ed insieme agli artisti residenti troviamo anche i loro amici come lo scultore Donatello Gabbrielli, frequentatore come Giovanni e Guido Spadolini degli studi di Rossi e Zardo. Tra gli altri anche poeti e scrittori, dei quali troviamo traccia negli scritti di Giovanni Papini, che per esempio, racconta del suo primo incontro con Gabriele D’Annunzio nello studio del Trentacoste, appunto, o di Mario Luzi in visita all’amico pittore Carlo Galleni. Ulteriore peculiarità del palazzo, quella di essere vincolato per la destinazione d’uso degli spazi interni, e che riconosce soltanto agli artisti il diritto di occupare quegli studi. Questo è dunque un luogo, che parla a chi passa, di un passato importante, vagamente misterioso, che incuriosisce e desta attenzione per le sue alte finestre che la sera, al bruneggio si animano con luci di sfondo che evidenziano chi lavora al suo interno, ci progetta ci dipinge e scolpisce, insomma ci vive, in un casellario di attivita’ che oggi include fotografi grafici e designer, e che suscita il desiderio di sapere, di conoscere di più, su quel “Palazzo dei Pittori “ in Viale John Milton a Firenze.